Esistono diverse opzioni disponibili per misurare i livelli di tracce di metalli nell'acqua e in altre matrici, tra cui la spettrometria di assorbimento atomico (AAS), la spettrometria di massa a plasma accoppiato induttivamente (ICP-MS) e la voltammetria (VA). Ogni tecnica presenta vantaggi e limiti, pertanto la scelta di una tecnica dipende fortemente dalle caratteristiche del campione e dai requisiti di analisi. In breve, ecco alcune situazioni in cui la VA può rappresentare la scelta migliore:
Campioni ad alto contenuto di sale, come acqua di mare e salamoia. La presenza di sali nella matrice non rappresenta generalmente un problema per l'analisi voltammetrica, ma solitamente complica le misurazioni ICP-MS.
White paper: Metodi alternativi ecologici per l'analisi voltammetrica in diverse matrici d'acqua
Application Note: Cadmio e piombo nell'acqua potabile con un elettrodo Bi-drop
Application Note: Cadmio, piombo e rame in salamoia e idrossido di sodio
Application Bulletin: Determinazione di zinco, cadmio, piombo, rame, tallio, nichel e cobalto in campioni d'acqua mediante voltammetria anodica e di stripping adsorbente secondo DIN 38406-16
Situazioni in cui è necessaria la portabilità (946 Portable VA Analyzer) o lo spazio in laboratorio è limitato, poiché gli analizzatori VA sono relativamente piccoli (l'884 Professional VA ha all'incirca le dimensioni del microonde della cucina) e sono disponibili opzioni portatili per misurazioni sul campo.
Quando la speciazione è importante, l'analisi voltammetrica può essere la soluzione ideale. Poiché l'analisi voltammetrica misura il segnale elettrochimico prodotto quando lo ione interagisce con l'elettrodo, è spesso possibile distinguere tra i vari stati di ossidazione dell'analita. Alcuni esempi includono Arsenico, Selenio, Stagno, Ferro.